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27^ Biciclettata Ecologica Sportiva Ruffanese
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Cortili Aperti RUFFANO
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Ruffano: il borgo e il vino
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Festa di San Marco e della Madonna del Buon Consiglio
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Giornate Fai di Primavera
L’Amministrazione comunale, insieme alla Parrocchia “Natività B.M.V.”, organizza per il 24 e 25 marzo, in concomitanza con le Giornate di Primavera del Fai (Fondo Ambiente Italiano), delle visite guidate alla Cripta del Crocefisso in contrada Manfio – Ruffano (Le).
Orari: 09:30 -12:00 / 15:30 – 17:30
Per prenotazioni si prega di contattare il numero: 380-3922102
Cripta del Crocefisso e della ss.Trinità
Sulla strada che da Ruffano conduce a Casarano, in località Manfio, è situato il complesso rupestre costituito da due cripte ipogee: la cripta della Trinità o dell’Eternità e quella del Crocifisso o di Santa Costantina, antica grancia basiliana della chiesa parrocchiale di rito greco dedicata a San Foca.
I reperti rinvenuti all’interno delle cripte documentano che furono utilizzate dall’uomo sin dalla Preistoria ma raggiunsero il massimo splendore nel periodo di dominazione bizantina, quando vi si insediarono i monaci basiliani. Nel Basso Medioevo l’insediamento divenne stazione sulla via della “perdonanza”, che si snodava lungo il crinale della Serra, percorsa dai pellegrini che si recavano al Santuario di Leuca. (passando dalle chiese-cripte della Coelimanna di Supersano, di S. Maria della Serra, di S. Maria della Sanità e di S. Angelo fino alla chiesa del Crocifisso di Ruffano, per poi passare dalla chiesa di Casaranello, di S. Maria della Strada a Taurisano, da Veretum verso Finibus Terrae).
A partire dal IX secolo d.C, in seguito alle persecuzioni iconoclastiche di Bisanzio, giunsero nel Salente dalla vicina Grecia i monaci basiliani appartenenti all’ordine di San Basilio, vescovo di Cesarea del Ponto, fondatore del monachesimo orientale. Essi si rifugiarono nelle grotte naturali presenti nella zona, dando vita al fenomeno eremitico della vita solitaria in grotte e a cfuello cenobitico delle laure monastiche. Nella regola di san Basilio la vita cenobitica rappresentava la forma di convivenza perfetta: i beni erano in comune ed i monaci vivevano alternando vita attiva e vita contemplativa,preghiera e lavoro nei campi, alla ricerca di un equilibrio che permettesse di arrivare a Dio e salvare l’anima.
Quest’ordine monastico contribuì al miglioramento e alla diffusione dell’ulivo, della vite, della vallonea. I loro depositi erano sempre colmi di provviste di ogni genere che servivano non solo al sostentamento dei monaci, ma anche a sopperire ai bisogni della popolazione locale in caso di gravi calamità o persecuzioni. I contatti con la popolazione locale furono così frequenti che le cripte divennero i centri di vita religiosa anche per le comunità contadine che vi si radunavano nei giorni di festa.
Nel secolo XIV la cripta del Crocifisso passò sotto il controllo dei monaci Olivetani di Galatina e tale passaggio segnò iltramonto della cultura bizantina e del rito greco sostituiti dalla cultura romana e dal rito latino.
Oggi si conserva la cripta-santuario dedicata a Santa Costantina, ancora adibita al culto, con i ruderi del cenobio di origine greca.
All’interno si trovano affreschi risalenti ai secoli XVI-XVII, periodo di controllo degli Olivetani; non resta traccia degli “affreschi di santi che benedicono more graecorum collocati nella zona più interna della cripta”, citati da Cosimo De Giorgi nel 1885.
cfr. A. de Bernart – M. Cazzato – A. Lupo – li. Inguscio: “Im cripta del Crocifisso di Ruffano. Storie e geografie sconosciute” Congedo editore 1998 .
Prof.ssa Maria Assunta Tempesta
Tratto da “Pizzica, che festa! San Rocco 2003″, di Don Rocco Zocco, Tipografia “A.Inguscio”, Ruffano, 2003.
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Natale 2017
Il 9 e 10 dicembre, presso il Monumento ai Caduti, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, sarà allestito il “Villaggio di Babbo Natale” a cura di Music Empire srl.
Un percorso itinerante condurrà i bambini, aiutati dagli elfi, fino alla casa di Babbo Natale, dove potranno esprimere i propri desideri, fare una foto ricordo con lui, scrivere e consegnare la propria letterina.
Il 9 dicembre si esibirà la street band Orkestrada dalle 18.30 alle 20.30.
Il 10 dicembre ci saranno due show di bolle di sapone giganti a cura dello street artist Simone Melissano (ore 19.00 e ore 20.00).
In questi due giorni sarà presente un mercatino natalizio in Piazza San Francesco.
L’Associazione anziani E. Pasanisi di Torrepaduli frazione di Ruffano organizza la XV edizione del Presepe Vivente che si terrà dalle 17:30 alle 21,00 nei giorni 25 e 26 dicembre 2017 – 1° e 6 gennaio 2018.
La rappresentazione si articola in 30 scene, distribuite nei locali dell’associazione “anche sede del museo della civiltà contadina”,e nel centro storico con la partecipazione di 60 figuranti.
Il visitatore, attraversando il maestoso palazzo del settecento sede dell’associazione, si imbatte, oltre alla bellezza del centro storico, in “ricostruzioni ambientali” suggestive, ove i figuranti danno un saggio della loro bravura professionale. Molti infatti sono i personaggi che svolgono nelle scene la professione svolta nella vita! Essendo ormai alcuni di questi mestieri divenuti molto rari (se non addirittura scomparsi!), la manifestazione riveste un alto valore culturale. Inoltre, nel percorso del presepe oltre ai figuranti ci saranno gl i animali da cortile che insieme al bue e l’asinello, saranno la gioia dei più piccoli. A titolo esemplificativo possiamo ricordare: il fornaio, il fabbro, il vasaio, il cestaio, il falegname, il maniscalco, le tessitrici,re erode,sommi sacerdoti, scribi e tanti altri.
La visita al PRESEPE VIVENTE è un evento che appartiene ormai alla tradizione di Torrepaduli : la passeggiata suggestiva per le stradine del centro storico, illuminate con fiaccole, rappresenta un’ ideale “dislocazione” nella Palestina dei tempi della Natività.
La visita non deluderà: oltre che un momento di riflessione religiosa è un’occasione di arricchimento culturale.
Il “Presepe Vivente è una vera e propria rievocazione della civiltà contadina che consente al visitatore di immergersi nel passato, venendo avvolto dal fascino dei profumi, rumori e suoni presenti nei vari scenari curati in ogni particolare.
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La Festa di San Rocco 2017
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Madonna della Neve 2017
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8° Raduno Traini e Sciarrette
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Festa Santo Patrono 2017 S. Antonio di Padova
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